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Consigli per correre in montagna

Correre in montagna, come del resto tutti gli sport, comporta alcuni rischi. Anche quando ci si presenta al via preparati di tutto punto (scarpe da trail, abbigliamento tecnico, cartine, previsioni meteo, altimetro, e via dicendo) gli incidenti di percorso sono sempre in agguato. La garanzia assoluta di correre in montagna senza farsi male non esiste, ma il rischio può essere molto ridotto se si osservano alcune precauzioni.

Avvicinarsi in maniera graduale alla corsa in montagna - L'approccio alla montagna va affrontato con modestia, dalle corse più semplici e più brevi, imparando a familiarizzare con tutti gli aspetti di questa disciplina sportiva: abbigliamento, equipaggiamento, scarpe, idratazione, alimentazione, altimetria e studio del percorso, conoscenza del terreno, conoscenza dei propri mezzi e dei propri limiti. Se è vero che una maratona su strada si può portare a termine anche con una preparazione scarsa e approssimativa, rantolando, sbuffando, strisciando, l'approssimazione e l'improvvisazione in montagna possono costare molto care.

Non perdere la concentrazione - La concentrazione è uno dei fattori più importanti durante una corsa in montagna, anche nei tratti relativamente facili. Un modo per affinarla consiste nell'effettuare ripetute di corsa su tratti via via più difficili e più lunghi, specialmente in discesa. Lo scopo delle ripetute sarebbe meno legato allo sforzo e più alla capacità di correre facilmente su terreni diversi mantendo la presenza mentale e la capacità di reagire alle diverse situazioni che si presentano.

Allenarsi specificamente per la discesa - Quando si corre in salita, tutti i santi aiutano. In discesa, invece, bisogna essere capaci, altrimenti si perde tantissimo tempo oppure ci si fa male. La pendenza può essere anche resa più pericolosa dal tipo di terreno (il granito è diverso dal calcare, la roccia bagnata può essere insidiosa, e via dicendo).

Testare la propria velocità ascensionale - Soprattutto chi non ha esperienza di trail e di dislivelli notevoli, dovrebbe presentarsi alla partenza di una corsa in montagna conscio della propria "velocità di crociera" soprattutto in salita, per meglio prevedere la durata dello sforzo.

Raccogliere il maggior numero possibile di informazioni sul tracciato - Conoscere il tracciato permette di affrontarlo con minor rischio. Dotarsi di mappa, altimetria, foto, ascoltare o leggere i resoconti di gente che lo ha percorso. Difficile dire cosa può essere utile: magari il consiglio di affrontare una particolare discesa con prudenza perché è pericolosa, oppure stare attenti sotto la cima. Conoscere il percorso permette di pianificare meglio quanto cibo portare, quanta acqua, come abbigliarsi, se dotarsi di lampada, e via dicendo.

Informarsi per tempo sulle condizioni meteorologiche - Conoscere le previsioni del tempo può essere fondamentale per ottimizzare l'abbigliamento: non serve "portare tutto" ma è anche peggio non avere qualcosa: cappellino, crema solare, repellente per insetti, pile pesante, ghette, giacca a vento, guanti, e via dicendo.

Usare scarpe adeguate al percorso - Le scarpe specifiche da trail, naturalmente adatte al proprio piede ed al proprio peso, permettono una migliore aderenza al terreno. Fare attenzione ad usare in gara calzature precedentemente testate, come è buona abitudine fare per le normali scarpe da strada.

Non disdegnare l'uso dei bastoncini - Compatibilmente con il percorso e la propria velocità l'uso dei bastoncini è sempre consigliato.

Non aver paura di ritirarsi - Se durante la corsa qualcosa andasse storto, o il tempo cambiasse istantaneamente aumentando il fattore di rischio, non vergognarsi a fare marcia indietro o addirittura ritirarsi. Non è rara la notizia di organizzatori che cancellano la propria gara o modificano il percorso all'ultimo momento per non mettere a rischio l'incolumità dei partecipanti, ma non bisogna necessariamente aspettare che la competizione venga interrotta "ufficialmente".

Correre in montagna non vuol dire solo correre su un terreno differente - Chi proviene dalla corsa su strada può erroneamente pensare di dover semplicemente cambiare il terreno di gioco del gesto atletico. Mentre questo può essere vero per chi, da conoscitore della montagna, vuole affrontare una gara stracittadina, la differenza nel binomio corsa-montagna sta tutta nell'abbinare due ingredienti nati indipendenti ed ora accomunati nei trail, nelle ecomaratone e nelle skyrace. L'alpinista, ma anche l'escursionista evoluto, si è già trovato ad affrontare almeno una volta imprevisti causati da maltempo, fulmini, orientamento, esposizione, affaticamento, dunque dovrebbe essere in grado, anche in condizione di stress, di prendere delle decisioni migliori rispetto anche ad un ottimo corridore. Correre in montagna non vuol dire solo correre su un terreno differente: bisogna tenere sempre ben presente che durante la gara possono entrare in gioco fattori che aumentano sensibilmente il rischio se non si è preparati ad affrontarli nella giusta maniera.



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