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Messina Marathon, Messina

2015 - La "Messina Marathon" quest'anno non si è svolta. "Domenica 22 febbraio è sicuramente un giorno da dimenticare" ha commentato Antonello Aliberti, presidente del comitato organizzatore. "Comprendiamo benissimo la rabbia ed il dispiacere di chi non ha potuto correre e per quello che può valere, ci scusiamo. Tante le cose che non sono andate e che, però, potevano andare peggio. È avvilente sentirsi annullare l'evento a cui lavori tutto un anno, con un'organizzazione complessa, che coinvolge migliaia di persone (atleti, famiglie, tifosi, collaboratori, lavoratori, sponsor, giornalisti, ecc.) ed organizzazioni sia istituzionali che private. Ci siamo spesi fino all'ultimo per poter realizzare l'evento e la delusione è al pari o forse di più di quella di chi non ha potuto correre e di chi ha fatto tanta strada per onorarci. Tutto era pronto, ogni persona al proprio posto, tutte le condizioni di sicurezza che attenevano all'organizzazione erano già attivate. Come ogni anno, visto la criticità, la lunghezza del percorso e l'impatto che ha sulla città, la nostra organizzazione comunica a tutti gli organi istituzionali della città di Messina, la data dell'evento, si richiedono le autorizzazioni, si realizzano più riunioni per il controllo e la gestione della gara. Nonostante già da giorni fosse previsto maltempo, normalmente gli atleti corrono in tutte le condizioni (pioggia e vento), nessuna comunicazione ufficiale è arrivata in merito alla sospensione o meno dell'evento. Pertanto si è ritenuto che le condizioni climatiche non fossero proibitive per correre. Nella notte e la mattina della gara, però, c'è stato un brusco aumento della forza del vento che ha provocato molti danni. Sin dalle quattro della mattina più giri di perlustrazione sono stati fatti sia da parte dell'organizzazione che dai Vigili Urbani. Sul percorso alberi spezzati e caduti, molti rami e pannelli che volavano come fossero foglie, molti cartelli divelti. L'ultimo giro di perlustrazione è stato fatto intorno alle 9.10 dai Vigili Urbani e dal Gruppo Giudici Gare della Fidal, a cui attiene il controllo, la certificazione, la regolarità, la sicurezza del percorso e l'incolumità degli atleti. Il risultato della perlustrazione ormai è risaputo: Non sussistono le condizioni di sicurezza per l'incolumità degli atleti. Questo è un giudizio insidacabile e vincolante ai fini della realizzazione o meno di un evento. E la salute, l'incolumità e la sicurezza degli atleti vengono prima di qualsiasi altra cosa".


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