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Treviso Marathon, Treviso

2018 - Treviso ha accolto con calore gli oltre quattromila partecipanti al via della quindicesima "Treviso Marathon". Quella di domenica 25 marzo è stata soprattutto la festa dei tantissimi master che hanno colorato Treviso, Villorba, Carbonera, Silea, Casale sul Sile e Casier, di tricolore il campionato italiano Fidal di categoria sulla distanza della maratona ed il campionato italiano US Acli. Starter ufficiale, il sindaco di Treviso, Giovanni Manildo, con accanto il consigliere della Fidal nazionale, Elio De Anna. A coordinare il tutto, l'amministratore unico di Maratona di Treviso, Aldo Zanetti. Presenti, l'assessore regionale al turismo Federico Caner, l'assessore provinciale Tommaso Razzolini ed il consigliere regionale della Fidal Giulio Pavei. Ad animare il parterre d'arrivo, gli speaker Paolo Mutton e Luca Della Porta, con il DJ Cavallo. La gara maschile ha visto formarsi subito un drappello di atleti, tutti africani, guidati dai keniani Gilbert Kipleting Chumba e Raymond Kemboi Chemungor. Al ventottesimo chilometro iniziano a definirsi le posizioni per la vittoria, con Chumba e Chemungor che restano soli in testa. Tra il trentesimo ed il trentacinquesimo i due tentano, prima uno, poi l'altro, l'allungo, senza però riuscire a dare una scossa. Dopo l'entrata di Casier, è tra le passerelle del Cimitero dei Burci che Chumba attacca, questa volta in maniera decisiva. Tra le strade del capoluogo, Chumba incrementa il vantaggio ed alza le braccia al cielo sotto il traguardo di piazzale Burchiellati. È vittoria, con nuovo primato personale, in 2:12:19. Sul secondo gradino del podio, Chemungor in 2:13:29, sul terzo il marocchino Yassine Kabbouri in 2:20:03. Primo italiano al traguardo e primo master (anche della categoria SM40) Pasquale Roberto Rutigliano (Olimpiaeur) in 2:27:47. "Questa era la mia terza maratona, sono contento della vittoria e di aver siglato il nuovo personale anche se puntavo a un tempo inferiore, tipo due ore e dieci" – ha commentato il trentaduenne ex idraulico, Chumba – "Dedico a me stesso questo successo, perché mi sono impegnato molto per ottenerlo. Ho apprezzato molto l'accoglienza e il calore dell'organizzazione e del pubblico, che mi ha incitato per tutto il percorso. Appena tornerò in Kenya, comprerò una mucca da latte che chiamerò Treviso, in onore di questa maratona, come avevo già fatto con Venezia". La cronaca della gara femminile ha visto, appena dopo l'avvio, la formazione di un tandem, composto dalle due favorite, l'etiope Medina Deme Armino e la keniana Euliter Jepchirchir Tanui. Le croate Sustic, Vrajic e Ilijas non riescono a tenere il passo e si staccano. Le due africane continuano regolari, fino al trentottesimo chilometro quando in un tratto di sterrato l'etiope accelera e si scrolla la compagna di viaggio. Medina Deme Armino fa così sua la maratona trevigiana fermando il cronometro sul tempo di 2:33:17. Secondo posto per Euliter Jepchirchir Tanui in 2:34:46, terzo per la croata Nikolina Sustic in 2:43:53. Prima italiana, Giulia Montagnin (Atletica Saluzzo) sesta in 2:58:29. Prima tra le master, Federica Poesini (Pietralunga Runners), settima nella generale femminile, in 2:59:59 (fotografia di Foto Bolgan).


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