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Per la seconda volta a New York

Per la seconda volta stavo per raggiungere New York, la Grande Mela! E New York ci ha accolti come meglio non poteva: giornate bellissime con un caldo primaverile e con quell'aria cosmopolita che, ormai ne sono certo, è il suo carattere dominante!

Il giorno della maratona è stato davvero un tripudio di festa! Il sole riusciva a malapena a riscaldare i nostri visi, il freddo era arrivato e si faceva sentire, ma l'aria era limpida e sulla faccia di ognuno si leggeva la gioia di essere lì, pronto a partire, ogni muscolo contratto e tanta tanta voglia di correre. Perché il bello di questa maratona è la grande passione che si vede in ogni corridore, dai più forti a quelli che la fanno quasi camminando, a coloro che ci sono per la prima volta e coloro che hanno corso solo per dimostrare che si può e si deve ancora sperare.

E New York riesce sempre a stupire! C'è così tanto calore, così tanta voglia di fare festa, di cantare, di ballare. "Go! Go!" era il grido che risuonava in ogni istante e poi applausi, urla di gioia, per ogni corridore c'era una folla di persone pronto ad acclamarlo!

Ora tornato a casa porto ancora con me la serenità che questa piccola vacanza mi ha lasciato, perché in fondo aver vissuto per quei pochi giorni in quella città magnifica e aver partecipato alla maratona ci ha davvero resi consapevoli che l'importante era essere là e che niente può far morire l'entusiasmo che è dentro di noi.


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