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Corrida di San Geminiano

Corrida, corrida in Italia significa "Corrida di San Geminiano", una gara su strada che si corre il 31 gennaio, in onore del Patrono di Modena.

La "Corrida" ha un preludio d'eccezione, un preludio che suscita l'entusiasmo di ogni atleta e di ogni podista. Mentre ci si prepara alla partenza, mentre si curano gli ultimi dettagli, mentre si cerca la miglior posizione, mentre ci si concentra, ecco che irrompe nell'aria la musica della fanfara dei Bersaglieri.

Con il ritmo impresso dalla loro musica, la partenza avviene in modo fulmineo, con il ritmo impresso dalla loro musica, si affronta la gara in modo deciso e determinato, con il ritmo impresso dalla loro musica, i 13,100 chilometri del percorso sono uno sprint!

La musica della fanfara dei Bersaglieri è una carica di adrenalina che, in un attimo, catapulta i podisti nel cuore di Modena, tra le bancherelle allestite per la festa del Patrono, tra due ali di folla festante, incuriosita ed allegra.

Quando ho partecipato alla mia prima "Corrida", erano i tempi di Fava, Scartezzini, Ortis, atleti nazionali che si erano fatti onore anche all'estero. Fava, cuore matto e giramondo, generoso, sempre alla ricerca di sé stesso, ad esplorare nuove vie per correre sempre più forte. Scartezzini, filosofo, sornione, spesso disinteressato alle schermaglie, correva in coda al gruppo poi, come colto da un rapido risveglio, metteva tutti in fila. Ortis, un lampo nel cielo di Praga, un Europeo vinto alla grande, poi un banale incidente che gli tarpò le ali a sogni più grandi.

Sono arrivato a Modena, attraverso il passaparola degli amici del Road Runners Club di Milano, che mi parlavano della "Corrida" come di una gara straordinaria, suggestiva, affascinante con un pubblico caloroso, assiepato ai bordi della strada, molto vicino a tutti i concorrenti.

Più volte sono ritornato a Modena ed ogni volta che corro su quelle strade, mi ritorna in mente il mio primo approccio con l'atletica di alto livello, con i campioni che si cimentano con la corsa su strada, con i protagonisti della "Corrida" che incrocio al giro di boa, a Cognento, dove si erge la fonte e il tempio dedicati a San Geminiano.

Ora i tempi sono cambiati, lo speaker nomina Kipruto, Korir, Bayo. È il Kenia a dettar legge, con una moltitudine di atleti, dai nomi spesso uguali, che si confondono tra di loro. Nei gradini alti del podio ci sono gli uomini dalla pelle nera, gli uomini degli altipiani africani, gli uomini bruciati dal sole.

La gara è sempre suggestiva ed il fascino che sprigiona è immutato. La partecipazione degli atleti d'elite, degli appassionati podisti e del pubblico che si stringe attorno a tutti i partecipanti, fa della "Corrida" una gara straordinaria, meta di ogni amante della corsa.


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