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Il ragazzo di Monghidoro

"Chiudi le tue finestre" era una delle prime canzoni dove serpeggiava la sua vena melodica, quella vena melodica che lo ha poi reso famoso. "Chiudi le tue finestre" l'ha cantata all'Arena Unità di Alfonsine, in un locale demolito dalla storia, prima ancora che dalle ruspe.

A quei tempi ero un bambino e forse, per puro caso, con la mia famiglia sono capitato in quel locale dove Gianni ha mosso i primi passi in pubblico.

Gianni ha conosciuto il successo giovanissimo, lo ha poi perso e, dopo un lungo periodo di buio, ha poi saputo riproporsi meglio di prima. E questo significa che ha spessore, forza e carattere.

Ormai è diventato "in" fare jogging, correre, tenersi in forma, ma vedere un cantante di successo, affermato, correre la maratona non lo si era mai visto. Invece Gianni Morandi ha sorpreso tutti partecipando alla maratona di New York del 1998 e poi sulle ali dell'entusiasmo ha corso a Londra nella primavera del 1999 ed è ritornato a New York per l'ultima maratona del millennio. Ma cosa sarà stato a contagiarlo? Blowin' in the wind, la risposta è nel vento, diceva una celebre canzone di Bob Dylan.

Ho incontrato, per la "prima volta" Gianni a Modena, alla "Corrida di San Geminiano". Mancavano pochi minuti alla partenza, lo speaker ha annunciato la sua presenza alla gara e lui, mentre terminava il riscaldamento, è venuto vicino alla linea di partenza degli amatori per un caloroso saluto a tutti i partecipanti. In gara correva attorniato da Rossetti e dai suoi amici. Incredibile era l'entusiasmo e l'euforia che la sua presenza suscitava nel pubblico che lo incitava. Quando qualche podista cercava di superarlo aveva sempre un gesto di reazione, con grinta e determinazione cercava di rintuzzare l'attacco. Dal suo atteggiamento traspariva l'entusiasmo di un ragazzino!

All'arrivo è stato attorniato da giornalisti e cineoperatori per le interviste di rito, ma con la sua simpatia ed il suo immancabile sorriso sulle labbra, ha saputo dribblare i mass media, per lasciare spazio all'arrivo degli altri partecipanti che stavano concludendo la "Corrida".

Gianni si è tolto gli abiti dell'uomo di successo, si è messo le scarpe da corsa, ha indossato i calzoncini e la maglietta ed è venuto a correre in mezzo ai podisti, alla gente comune, a partecipare alle gare podistiche, alle maratone. Ma che cos'ha la corsa per fare innamorare un uomo di successo, un uomo che dalla vita, si potrebbe dire, ha tutto?

Blowin' in the wind...


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