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Girovagando per New York

Una precisazione tanto per partire col piede giusto: "New York" è il nome dello Stato americano, "New York City" è quello della città che tutti (e noi pure in questa pubblicazione) chiamiamo per brevità New York. Per visitare come si deve New York ci vuole ben più di qualche giorno, ma la maratona che qui si svolge a novembre è se non altro un'ottima occasione per cominciare intanto a girovagare un po' fra le strade della città (e della gara) più famosa del mondo.

Non vogliamo certo sostituirci alle esaustive guide che si trovano a dozzine sugli scaffali di qualunque libreria, ma solo fornire qualche suggerimento turistico, anche a sfondo podistico, per chi si reca per la prima volta a New York: appunti raccolti qua e là che riproponiamo in questo piccolo vademecum sperando di invogliarvi ad una più approfondita ricerca qualora la vostra fantasia venga stimolata dalle nostre poche righe.

Per chi voglia comportarsi da turista per antonomasia, una visita è d'obbligo prima di tutto alla Liberty Island, per dare la scalata alla famosa Statua della Libertà, donata agli Stati Uniti dalla Francia nel 1886. Dall'alto della statua si gode un panorama invidiabile e salendo i 354 scalini a piedi, anziché in ascensore, ci si mantiene in forma. Alta più di trenta metri dalla base alla torcia (e quasi novantatre metri complessivamente, se si includono le fondamenta del piedistallo), la statua pesa oltre duecento tonnellate, ha una circonferenza alla vita di quasi undici metri e - a chi interessa - un dito indice alto due metri e mezzo.

Il tour ideale prosegue poi con una sosta al museo di Ellis Island, fermata obbligatoria per i dodici milioni di emigrati che dal 1892 al 1924 vennero a cercare fortuna in America. Annie Moore, una ragazza irlandese di quindici anni, vanta il merito di essere stata la prima in assoluto ad essere interrogata al secondo piano dell'ufficio immigrazione, ma i podisti troveranno piuttosto interessante sapere che fra gli emigranti passati da Ellis Island vi fu anche nel 1893 il musicista russo Irving Berlin, il rinomato autore della ballata dedicata al nostro Dorando Pietri, lo sfortunato "fornaretto" di Carpi passato alla storia per essere stato squalificato alla maratona olimpica di Londra del 1908.

Orientarsi a Manhattan, il cuore di New York, è facile come giocare a battaglia navale: le avenue (viali) sono le arterie principali e vanno da sud a nord, le street (strade) intersecano le avenue e vanno da est a ovest, ed è quindi semplice trovare qualsiasi indirizzo. E l'isola di Manhattan è l'ideale per chi voglia cimentarsi in trekking urbani, misurando poco più di ventuno chilometri (una mezza maratona) da nord a sud, con un "percorso ridotto" di tre chilometri e mezzo (di larghezza) da est ad ovest. Per fare più velocemente i conti, basti ricordare che camminando per venti isolati in direzione nord/sud o dieci isolati in direzione est/ovest si copre all'incirca un chilometro e mezzo. A titolo informativo infine, per chi ama le lunghe distanze, è stato calcolato che New York offre ben 10263 chilometri di marciapiedi. A chi voglia goderseli di passo, anche se solo parzialmente, un consiglio: gli abitanti di New York hanno la tendenza a camminare velocemente, quindi se state passeggiando gustandovi la vacanza in tutta tranquillità, fate almeno attenzione a non essere d'intralcio a chi vi passa accanto. Camminate piuttosto vicino ai negozi piuttosto che sul bordo esterno del marciapiede e se siete in gruppo, lasciate sempre un po' di spazio per gli altri pedoni.

Un panorama da non perdere è quello in cima al grattacielo più famoso di tutta New York, l'Empire State Building, sulle scale del quale ogni anno si svolge una curiosa corsa podistica in salita. Gli organizzatori di questa manifestazione ad invito, che si svolge in febbraio e che ha quasi trent'anni di storia, sono gli stessi della maratona. Il percorso misura... ottantasei piani. Questo grattacielo-simbolo di New York venne completato il 13 novembre 1930 e svetta per 103 piani sulla città (per i più curiosi sono 1860 gli scalini dal piano terreno al centoduesimo piano).

Un altro scorcio da cartolina è quello di Times Square, la piazza all'incrocio tra Broadway e la 7th Avenue, poco distante dal famoso Rockefeller Center, il complesso di grattacieli intitolati al noto miliardario statunitense, che i più conoscono invece per l'antistante pista di pattinaggio frequentatissima nel periodo natalizio ed immortalata in numerose pellicole cinematografiche. Prima di diventare il rinomato polo teatrale della città, Broadway era un sentiero, su cui si spostavano a piedi gli indiani Algonquin per commerciare con le altre tribù, sentiero che in lingua locale si chiamava Wiechquaekeck.

All'inizio di Broadway, all'incrocio tra State Street e Whitehall Street vi è Bowling Green Park, il primo e più antico parco pubblico di tutti gli Stati Uniti. Utilizzata inizialmente per il mercato del bestiame, questa area verde venne convertita nel 1733 in uno spazio per il gioco del bowling, a cui deve il nome, ma ancora prima questo è il luogo dove la leggenda vuole che Peter Minuit comprasse per sessanta guilders (ventiquattro dollari) l'isola di Manhattan dagli indiani della tribù dei Leni Lenape. Un'altra citazione storica è invece doverosa per la statua di re Giorgio III a cavallo che qui era esposta e che venne distrutta dalle truppe di George Washington: spedita in Connecticut, venne fusa per realizzare quarantamila pallottole per i patrioti dell'indipendenza americana. Bowling Green si trova nei pressi di Battery Park, uno dei parchi preferiti dai podisti locali.

La strada più importante di New York è senza dubbio la 5th Avenue, la Quinta Strada. La 5th Avenue divide Manhattan in Manhattan est e Manhattan ovest. È qui che si trovano i negozi più sfarzosi ed il cuore dello shopping di gran classe. Tra la 5th Avenue e la 56th Street c'è la Trump Tower dell'altro eccentrico miliardario americano, ed in zona, di fronte all'Hotel Plaza, si trova Fao Schwartz, forse il più bello e più fornito negozio di giocattoli del mondo. Sempre per quanto riguarda lo shopping, una visita se la merita senz'altro anche il popolare Macy's (34th Street all'angolo con la 6th Avenue) che è uno dei più vasti centri commerciali del mondo che propone un assortimento di mezzo milione di prodotti. Attenzione però a non perdersi neppure il negozietto di fianco a questo grande magazzino, negozio che strappa inevitabilmente un sorriso quando si legge che si vanta di essere invece il più piccolo del mondo. I negozi di scarpe sportive di marca a buon prezzo, in questa zona, non si contano: approfittatene!

Visita d'obbligo pure per la maestosa 6th Avenue (ancora conosciuta come Avenue of the Americas) e per Wall Street, sede della rinomata Borsa. Quando ancora New York si chiamava Nieuwe Amsterdam ed era un insediamento olandese (il nome attuale "New York City" è del 1664, anno in cui gli inglesi presero possesso della città, e senza sparare un colpo), Wall Street si trovava all'estrema periferia ed il suo nome è dovuto appunto al fatto che c'era un muro (wall) a delimitare i confini della città. Ma Wall Street è passata agli annali anche per un altro fatto curioso: fino a tutto il 1840 migliaia di maiali bazzicavano la strada per cibarsi di rifiuti, costituendo di fatto un antesignano servizio di nettezza urbana. Anche Wall Street è sede a settembre di una sua corsa podistica, molto meno famosa della maratona, che si chiama appunto "Wall Street Run" e si snoda su un percorso locale di appena cinque chilometri.

Per chi non resiste al fascino dell'esotico, c'è poi quel gran bailamme di spezie e popoli che è Chinatown, la zona orientale di New York nel quartiere intorno a Canal Street, con ristoranti e negozi tipici, per una immersione totale in un ambiente culturale completamente differente da quello americano ma altrettanto affascinante. E poi Little Italy, il quartiere italiano, che offre uno spaccato della vita dei nostri connazionali emigrati in America.

Ma anche dal punto di vista culturale New York offre moltissimo ai turisti: dal Metropolitan Museum of Art (chiamato familiarmente "Met") al Museum of Modern Art ("Moma"), a quel bellissimo museo a chiocciola disegnato da Frank Lloyd Wright che è il Guggenheim Museum con opere d'arte moderna. Vale anche la pena non dimenticare i musei "minori" ma non per questo meno interessanti quali per esempio il Vietnam Veterans Memorial con la raccolta di lettere, poesie, foto e notizie storiche sulla più discussa guerra statunitense, oppure il Museum of Television and Radio che documenta la storia della radio e della televisione fin dagli albori. E infine doverosa anche una visita a quello che per noi podisti è il "museo di tutti i musei", ovvero alla sede del New York Road Runners Club che si trova al numero civico 9 della East 89th Street.

Niente paura infine se temete di esservi persi qualcosa: organizzata inizialmente su un percorso tutto dentro Central Park, dal 1976 la maratona attraversa tutti e cinque i quartieri di questa enorme metropoli in un affascinante giro turistico per chi abbia voglia di macinare chilometri.


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